La Formula 1 punta al Portogallo – ma non è la prima volta

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TIFOSI UNICI

 

Pur essendo un paese che ha dato vita a cinque soli piloti di Formula 1 in totale e solo tre dal 1991 – Pedro Chaves, Pedro Lamy e Tiago Monteiro – le gare automobilistiche hanno comunque un enorme seguito in Portogallo. In nessun altro luogo questo interesse è stato più evidente che durante le gare di rally delle autovetture del Gruppo B negli anni '80, quando gli spettatori erano così immersi nello spettacolo che cercavano di toccare ogni auto che passava vicino a loro. Secondo alcuni racconti, che sono sicuramente leggende metropolitane, alcuni meccanici avrebbero addirittura trovato delle dita mozzate nelle prese d'aria...

Per fortuna oggi è molto diverso, ma la storia del Portogallo in Formula 1 è iniziata molti anni prima con il pilota locale Casimiro de Oliviera, che si iscrisse al Gran Premio del Portogallo del 1958. All'epoca la gara si teneva nel circuito accidentato e pericoloso di Boavista nei pressi di Porto, ma Casimiro si ritirò saggiamente ancora prima di scendere in pista, dopo aver realizzato contro chi avrebbe dovuto gareggiare.

Il primo pilota portoghese a prendere effettivamente parte ad una gara è stato Mario de Araujo Cabral, giunto 10° nel Gran Premio del Portogallo del 1959, questa volta nel Circuito de Monsanto vicino a Lisbona. L'anno successivo si qualificò in 15a posizione – di nuovo a Boavista – poi le luci si sono spente sui piloti portoghesi: fino al 1991.

Pedro Chaves al volante di una Coloni non riuscì a superare le prequalificazioni in nessuno dei 13 gran premi a cui si iscrisse, mentre Pedro Lamy debuttò nel 1993 per poi infortunarsi nel 1994, senza riuscire a rientrare prima del 1995: anno in cui fu il primo pilota portoghese a segnare un punto in occasione di un campionato mondiale grazie al suo sesto posto in Australia.

 

STORIA IN DIVENIRE

 

Dieci anni dopo, Tiago Monteiro ottenne il podio in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti d'America 2005 a Indianapolis – ma il suo successo fu in qualche modo offuscato dal fatto che solo sette vetture erano schierate alla partenza. Monteiro lasciò la Formula 1 prima dell'avvio della stagione 2007, e da allora non c'è più stato un pilota portoghese in Formula 1.

In linea con il numero di piloti portoghesi, ci sono stati anche cinque circuiti di Formula 1 in Portogallo, anche se uno di questi (Cascais) è stato utilizzato solo per gare non valide per il campionato. Come Boavista e Monsanto, Estoril e Portimao sono stati inseriti nel calendario di Formula 1 solo in anni più recenti. Il circuito più utilizzato è stato quello di Estoril: un tracciato che è stato di casa per Ayrton Senna, perché il campione brasiliano possedeva una villa nei suoi pressi.

Elemento sicuramente centrale per la tifoseria del Portogallo. Nonostante la scarsità di piloti portoghesi, il paese ha sempre stabilito un legame molto profondo con il Brasile e i suoi campioni, sia dal punto di vista culturale che emotivo.

Il Gran Premio del Portogallo ha ospitato momenti importantissimi della storia del passato: Alain Prost ha conquistato il suo quarto e ultimo campionato piloti a Estoril nel 1993, mentre Lewis Hamilton ha ottenuto la sua vittoria numero 92 e il record assoluto a Portimao lo scorso anno.

 

PORTIMAO IN PRIMO PIANO

 

Paradossalmente, non è mai stato previsto l'inserimento del circuito di Portimao in calendario né quest'anno né lo scorso anno. In seguito alla pandemia da Covid-19, che ha imposto l'annullamento di una serie di gare nel 2020, Portimao è stato inserito in calendario per la prima volta alla fine di ottobre dello scorso anno. Nel febbraio di quest'anno è stato annunciato che la gara avrebbe avuto luogo nei primi giorni di maggio, andando a coprire un buco "da definire" nel calendario.

I circuiti portoghesi si sono sempre distinti per il loro carattere e quest'ultimo non fa eccezione: anche se è stato inaugurato solo nel 2008, Portimao sembra un tracciato del passato, con le sue montagne russe e curve cieche. Infatti, circa l'80% delle curve sul percorso sono completamente cieche e questo grazie ai vertiginosi su e giù. “In molti punti guardi il cielo,” ecco come Lewis Hamilton lo descrive. Altri piloti lo hanno descritto come uno “Spa-Francorchamps in piccolo” – che è effettivamente un complimento (anche se potrebbe non sembrare).

Il primo grande evento tenutosi a Portimao è stato il Campionato mondiale Superbike nel 2008, ma non vanno dimenticate le gare del Campionato FIA GT e le competizioni dei campionati GP2, A1GP e World Touring Car che hanno avuto luogo nel corso degli anni. Tornando al 2009, il circuito ha ospitato anche le prove di Formula 1. Ora è arrivato il momento di fare sul serio.